Incontri 2012


JUL

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Incontri 2012

Beppe Stasi

Longobucco, 1993. Musicista, disegnatore e illustratore. Sin da bambino, porta sempre con se un quaderno da riempire con disegni, macchie e colori, mentre suona la batteria, legge Pennac e divora Dario Fo. Comincia a frequentare lo studio del pittore Tommaso Pirillo, e da lì comincia ad apprendere le nozioni basilari del disegno. Realizza inoltre le scenografie del gruppo teatrale C.A.O.S. Studia all'Accademia di Belle Arti di Bologna e segue personalmente.
http://giuseppestasi.blogspot.it/

 

Un fatto umano

Tra gli anni Settanta e l'inizio dei Novanta, Cosa Nostra è l'organizzazione criminale piú potente al mondo, e la Sicilia il crocevia in cui le trame del potere si intrecciano in un nodo scorsoio che prende al collo l'Italia intera. Palermo è il teatro dell'ascesa dei Corleonesi di Totò Riina, che scatena una guerra interna alla mafia e contemporaneamente lancia un assalto frontale allo Stato. Chiunque provi a ostacolarlo viene annientato. Un fatto umano è la ricostruzione a fumetti di quegli anni, e unisce, nell'inconsueta bellezza delle tavole acquerellate, una vastissima ricerca documentale e una narrazione visionaria.

Le immagini prendono vita grazie alla voce del puparo e cuntista Mimmo Cuticchio, che mette in scena l'epopea del pool antimafia di Palermo - Falcone e Borsellino in testa - sullo sfondo di una Prima Repubblica avviata al tramonto. Nel volgere di appena un decennio, una serie di scandali e di inchieste giudiziarie (dal caso Moro alla vicenda Sindona alla Loggia P2, fino alle stragi di Capaci e via D'Amelio) stravolge gli assetti politici e apre una nuova imprevedibile stagione. Un fatto umano è una storia di vittorie e sconfitte pagate col sangue. È la storia degli anni piú oscuri del nostro Paese, i cui frutti avvelenati subiamo ancora oggi. 

Di Giffone, Longo, Parodi 
Ed. Einaudi
www.unfattoumano.it

Venerdì 16 Novembre Ore 18.00
Galleria d’Arte Provinciale Santa Chiara, salita vecchio liceo classico

 

Scuola italiana di comix

MARIO PUNZO Direttore
Fondata a Napoli nel 1994, la Scuola Italiana di Comix è diventata in poco tempo uno dei punti di riferimento del mezzogiorno per quanto riguarda la formazione di figure professionali legate alla comunicazione attraverso l'immagine, grazie ai corsi storici di disegno, fumetto, ed illustrazione ai quali negli ultimi anni si sono aggiunti i corsi di design (web design e graphic design) ed animazione (cartone animato ed animazione 3D). Bonelli, Loffredo, Ferraro, Castermann, Soleil, Albin Michel, sono solo alcuni degli editori con cui la scuola può vantare collaborazioni prestigiose, che unite all'alto livello dei docenti ordinari e straordinari la rendono la più importante realtà del sud Italia in questo settore. Infatti negli anni si sono susseguiti alla docenza dei corsi nomi come Arturo Picca (Copertinista per Sperling & Kupfer, Longanesi, Mondadori, Baldini & Castoldi), Daniele Bigliardo (Eduardo a Fumetti, Dylan Dog), Roberto De Angelis (Nathan Never), Alessandro Nespolino (Lazarus Ledd, Nick Raider, Brad Barron, Volto Nascosto, Tex), Giuseppe Ricciardi (Brendon), fino ad arrivare agli attuali docenti. Punto di forza, però, della scuola è la sinergia con il laboratorio di produzione, una vera e propria factory che offre agli allievi la possibilità di assistere alla creazione di lavori concreti e di vedere all'opera professionisti affermati, puntando, oltre che sui settori storici (fumetto, illustrazione) anche su aree in forte sviluppo come i cartoni animati. Questa interazione, che viene poi resa più forte dagli stages di fine corso, ha permesso la scoperta di numerosi talenti che, dopo aver frequentato i nostri corsi, sono diventati professionisti del mondo della creatività; tra gli altri ricordiamo: Steve Boraley (Bonelli), Antonio Marinetti (Bonelli - Soleil), Italo Mattone (Bonelli), Giuseppe Ricciardi (Bonelli - Soleil), Paolo Terracciano (Sceneggiatore RAI), Ivan Cappiello (disegnatore/artista 3D).

Seminario: Giovedì 15 Novembre Ore 18.00 
Galleria d’Arte Provinciale Santa Chiara, salita vecchio liceo classico

 

Roberta Lanzino

Roberta Lanzino ha 19 anni, vive con la sua famiglia a Rende (provincia di Cosenza), è una studentessa universitaria al primo anno, studia Scienze economiche, è bella e ha un Sì della Piaggio di colore blu. È il 26 luglio del 1988 e Roberta, proprio con il suo motorino, va verso la casa al mare. I suoi genitori Franco e Matilde sarebbero partiti pochi minuti dopo a bordo della “Giulietta” di famiglia. Roberta quella mattina indossa dei jeans blu, una maglietta rosa salmone e gli occhiali da sole. Per questioni di sicurezza Roberta imbocca una strada secondaria. Purtroppo perde l’orientamento, si smarrisce. Due uomini con una Fiat 131 le stanno alle calcagna e al momento giusto le tagliano la strada, la violentano, la colpiscono senza pietà al collo e alla testa con un coltello, conficcandole poi in gola una spallina per strozzare le urla. Muore soffocata, Roberta. Il suo corpo viene ritrovato alle 6.30 del mattino dopo. Le indagini partono subito ma la verità arriverà soltanto nel 2007. Questa è una storia di violenza, di morte, di ’ndrangheta.

collana » libeccio
titolo » Roberta Lanzino (Ragazza)
autori » Celeste Costantino ∙ Marina Comandini
disegni » Marina Comandini

 

 

 

Frontiere della legalità

Attraverso una serie d’incontri il festival Le Strade del Paesaggio, sostiene il Progetto Libeccio promosso dall’associazione daSud Onlus e da Round Robin Editrice, che si propongono di diffondere i temi della legalità e dell’impegno contro le mafie ricorrendo a un linguaggio immediato e trasversale: quello del fumetto. Il cosiddetto “graphic novel”, il romanzo grafico, è ormai uno strumento espressivo molto apprezzato che consente di spaziare dalla narrativa pura al giornalismo d’inchiesta passando per il reportage. Ricorrendo alle tavole disegnate, daSud e Round Robin si pongono l’obiettivo di ampliare la forbice dell’età e del grado di scolarizzazione dei fruitori del messaggio, per consentire alla cultura del bene comune e della solidarietà di uscire dalla nicchia degli addetti ai lavori e raggiungere un pubblico ben più ampio, che vada anche oltre i confini delle regioni a tradizionale presenza mafiosa.

La collana Libeccio racconta “a fumetti” la vita e l’impegno civile di uomini delle istituzioni e cittadini comuni che hanno scelto di schierarsi sul fronte della giustizia e della difesa dei deboli, contro la protervia della criminalità organizzata. Il nome Libeccio viene dal vento del Sud, sud ovest per la precisione. Porta caldo e tempesta e rende il mare impetuoso al suo risveglio. Un vento “rigeneratore” che – è l’auspicio di questo progetto – trasmetta al Paese e alle nuove generazioni la storia e la testimonianza di uomini che mai avrebbero voluto diventare degli eroi. Un contributo concreto per formare le coscienze e consentire ai giovani di riflettere sull’oppressione di ‘ndrangheta, mafia e camorra e sottrarsi alle loro logiche. 
www.dasud.it
www.roundrobineditrice.it


Venerdì 16 Novembre Ore 18.00
Galleria d’Arte Provinciale Santa Chiara, salita vecchio liceo classico