Castello Svevo

Si erge sul Colle Pancrazio e domina dall’alto l’intero centro storico di Cosenza, rappresentando il vero simbolo della città. Sicuramente edificato dai Saraceni sui ruderi dell’antica rocca bruzia, dopo il terremoto del 1184 che lo rese completamene inagibile, fu grazie a Federico II di Svevia (Stupor Mundi), imperatore colto e innamorato della città, che il castello venne ripristinato nella prima metà del Duecento. Nel 1500 venne adibito a residenza principesca per accogliere i novelli sposi Luigi III d’Angiò e Margherita di Savoia. Successivamente fu utilizzato quale zecca di monete, Alfonso d’Aragona vi trascorse momenti lieti della sua adolescenza e venne via via adibito a deposito d’armi e a prigione. Il terremoto del 1638 ne decretò l’inizio del declino e dopo esser stato adattato a seminario, verso la metà del Settecento, non conobbe più pace essendo sempre, praticamente, un cantiere di lavoro aperto con restauri che dovevano eliminare gli orrori degli interventi precedenti.

Chiuso per restauro