INAUGURATO IL MUSEO DEL FUMETTO DI COSENZA

Una nutrita platea ha assistito ieri nella splendida cornice del centro storico di Cosenza, all’inaugurazione del Museo del Fumetto, esempio unico nel suo genere nell’intero Mezzogiorno e concretizzazione  di un articolato percorso lungo otto anni intrapreso dalla Provincia di Cosenza in parteneriato con la Società Cooperativa Cluster, attraverso il Festival Le Strade del Paesaggio.

Con il Festival,  La Provincia di Cosenza è riuscita a tradurre in un percorso concreto molte delle tematiche che, negli ultimi anni, hanno segnato il dibattito sul rapporto fra cultura ed economia.

Ecco dunque che il taglio del nastro,  avvenuto alla presenza del Presidente della Provincia Gerardo Mario Oliverio e della disegnatrice Marina Comandini, del Museo del Fumetto e nel prossimo futuro l’istituzione di una Scuola delle Arti a Cosenza, rappresentano molto più che un punto d’arrivo, un importante progetto per il futuro del nostro territorio e delle sue creatività.

Il patrimonio delle opere esposte vanta le più importanti firme del fumetto italiano di oggi: da Tanino Liberatore ad Angelo Stano, Gianluca Cestaro e Bruno Brindisi, passando attraverso l’urban art di Diavù, Jim Avignon e Nicola Alessandrini

Personaggi leggendari del fumetto italiano come Dylan Dog, Martyn Mistere e Tex Willer, incontrano eroi mitologici come Annibale e Alessandro Il Molosso, penne significative della cultura italiana come Fabrizio De Andrè e Pasolini.

Molto più che semplici disegni,  ma vero e proprio capitale creativo, che sarà negli anni fortemente arricchito dall’arrivo di opere straordinarie, come sottolinea Marina Comandini, compagna del leggendario Andrea Pazienza e madrina onoraria dell’apertura del Museo, che dopo aver sottolineato l’importanza e il coraggio in una città come Cosenza di costruire percorsi artistici virtuosi promette ai presenti di donare alcune opere significative nel prossimo futuro del geniale Pazienza.

Una sfida complessa ma ricca di potenzialità e speranza, secondo il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, nella convinzione che creatività e produzione culturale rappresentino oggi una delle più interessanti risposte alla crisi che scoinvolge, ormai da anni, la società e l’economia del Paese: questo rappresenta oggi l’apertura di un’isituzione come il Museo del Fumetto in un territorio come quello calabrese tra i più problematici d’Europa.